La Storia

Nel 2016, a ridosso dell’approvazione della legge sulle unioni civili, e in pieno contesto elettorale a Latina, la seconda città più grande del Lazio, ben sei candidato a Sindaco firmano un documento omofobo che avrebbe negato la possibilità di svolgere attività di contrasto alle discriminazioni verso le persone LGBT+ nelle scuole.

Le associazioni LGBT decidono di rispondere con un evento storico. Il primo Lazio Pride, proprio nel capoluogo di provincia di fondazione fascista, a salvaguardia delle persone LGBT di provincia. L’associazione SeiComeSei, poi Arcigay Latina, insieme alle associazioni romane Arcigay Roma, Azione Trans, Arcilesbica Roma – poi Differenza Lesbica Roma, e Gay Center uniscono le forze stringendo un protocollo di collaborazione per l’iniziativa Lazio Pride.

Il Pride viene lanciato il 25 maggio, giornata di liberazione di Latina dal nazifascismo. E appena dopo un mese, il 25 giugno, a Capo Portiere, direttamente sul mare, si svolgerà il Primo pride del Lazio non a Roma. Lo slogan scelto sarà “Liberiamo Latina”, e arriverà anche il contributo video del testimonial Tiziano Ferro, originario di Latina.

Durante la giornata, sul palco, diversi artisti e interventi. Tra cui quello del neosindaco di Latina, Damiano Coletta, uno dei pochi che si era rifiutato di firmare il documento omofobo. Lazio Pride inoltre inaugura la tradizione di avere più portavoce, suddivisi in base alla rappresentatività di identità e di territorialità. Saranno infatti portavoce della manifestazione Fabrizio Marrazzo, Marilù Nogarotto e Aurora Marchetti.

Nel 2017 le associazioni decidono di replicare, stavolta spostandosi nel centro città di Latina. Promotore del Lazio Pride è direttamente Tiziano Ferro, che interviene in video durante la manifestazione in Viale Italia il 24 giugno 2017. Musica, concerti e interventi coloreranno per tutto il pomeriggio la città. Giordana Angi scrive la sigla “Bam Bam” e si esibisce dal palco sul quale si alterneranno altri artisti tra cui Roberto Casalino, anche lui supporter della manifestazione. Dal palco interviene anche il Presidente della Regione Nicola Zingaretti.

Lo slogan prescelto è “L’Amore Non si Odia”, lanciato dopo aver appreso la notizia dei campi di concentramento per omosessuali in Cecenia. Portavoce della manifestazione sono nuovamente Fabrizio Marrazzo, Marilù Nogarotto e Aurora Marchetti.

Nel 2018 il Lazio Pride sbarca ad Ostia, sul litorale romano. Per la prima volta un Pride arriva in un quartiere periferico di Roma. Per la prima volta la città viene scelta attraverso delle votazioni pubbliche tramite i social network. In tale occasione Ostia si aggiudica l’edizione, con l’avvallo del Comitato Organizzatore, battendo la concorrenza di Fiumicino, Guidonia e Latina. Il Pride si caratterizzerà per un’impronta antimafia, con testimonial Federica Angeli, giornalista di Ostia vittima di minacce da parte della criminalità organizzata, oltre che per l’intervento della neopresidente di Municipio Giuliana Di Pillo, neoeletta dopo il commissariamento di Ostia stessa, e Vladimir Luxuria, vittima di tweet denigratori da parte di Casapound Ostia.

Il Pride il 14 luglio colorerà Ostia, passando sul lungomare e arrivando al palco finale, in collaborazione con il festival dei Social Days. Slogan della manifestazione sarà “Invertiamo La Rotta”, mentre Portavoce della manifestazione sono Fabrizio Marrazzo, Anna Claudia Petrillo e Richard Bourelly.

Nel 2019 il Lazio Pride approda a Frosinone. Il capoluogo ciociario stravince le votazioni sui social network imponendosi su Latina, Albano Laziale, Ostia, Viterbo e Guidonia. Decisione che sarà poi confermata dal Comitato Organizzatore. Faranno polemica lo scambio di comunicati tra Lazio Pride e il Sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Una lotta fino all’ultimo per sfilare nella via principale Aldo Moro, su cui l’amministrazione oppose resistenza. Un patrocinio negato inoltre non fermerà le persone in piazza il 22 giugno e la manifestazione risulterà come la più grande della storia di Frosinone, dopo la salita in A della squadra di calcio. Testimonial della manifestazione sarà Claudia Ferri, storica truccatrice appartenente alla comunità trans originaria della ciociaria. Slogan della manifestazione “Orgoglio Ciociario”. Portavoce della manifestazione sono Fabrizio Marrazzo, Anna Claudia Petrillo e Richard Bourelly.

Nel 2021 il Lazio Pride si sposta a Rieti, dopo un anno di stop legato alla pandemia. Il capoluogo reatino ospita in maniera stanziale l’orgoglio LGBT+, a seguito delle restrizioni imposte dalla pandemia. In questa occasione il Sindaco di Rieti Antonio Cicchetti nega il patrocinio, ma Rieti risponde bene con una piazza piena allo slogan di “Diritti Al Centro” l’11 settembre. Testimonial d’eccezione l’attore Pietro Turano. Portavoce della manifestazione sono Domenico Di Cesare, Lucia Caponera e Tobias Cornia.

Nel 2022 il Lazio Pride raddoppia, recuperando l’edizione saltata nel 2020 a causa della pandemia. Albano Laziale e Viterbo ospitano rispettivamente la settima e ottava edizione nelle date del 25 giugno e 9 luglio. Le amministrazioni dei capoluoghi concedono entrambe il patrocinio alla manifestazione, attraverso il Sindaco di Albano Laziale (Massimiliano Borrelli) e la neo Sindaca di Viterbo (Chiara Frontini). Ad Albano Laziale va in scena il “Pride De Li Castelli” con tanti Sindaci del territorio dei Castelli Romani presenti al Corteo. Testimonial dell’evento l’albanense Lucia Ocone. A Viterbo presenti Franco Grillini e Nicole Rossi, sotto lo slogan “Fuori Da Medioevo”. Portavoce della duplice manifestazione saranno Mattia Picca, Alice Castri, Anna Claudia Petrillo e Martin Maiuri.

Nel 2023 il Lazio Pride torna a Latina dopo sei anni, e per la prima volta con la parata. La Sindaca Matilde Celentano prima annuncia di voler concedere il patrocinio, dopo un appello di Tiziano Ferro, per poi fare marcia indietro. Slogan della manifestazione sarà “Pride Libera Tutt!”. Tra gli ospiti Ditonellapiaga e Vladimir Luxuria. Portavoce della manifestazione Anna Claudia Petrillo, Valerio Vitale e Tommaso.