Le parole di Luca Barbareschi, che durante un evento a Sutri (VT) ha accostato le mafie con la comunitá LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans) risultano inaccettabili.
Ricordiamo che nel 2018 il Pride di Ostia, organizzato da Lazio Pride, fu dedicato proprio alle vittime delle mafie, in gemellaggio con il Pride di Napoli.
La comunitá LGBT è vittima della criminalitá organizzata, che sfrutta e opprime le condizioni di disagio di chi è vittima di omofobia.
Come affermò Federica Angeli, giornalista antimafia testimonial del pride del 2018, le vittime di mafia e le vittime di omofobia hanno una similitudine per essere spinte in un cono d’ombra di oppressione. Barbareschi chieda scusa.
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